PARLIAMO DI BORRACCE
Dopo oltre 10 anni di onorato servizio, la mia borraccia in alluminio ha deciso ieri di abbandonarmi mentre conducevo un gruppo in escursione.
Si è bucata poco al di sopra del fondo, rinfrescandomi il sedere mentre camminavo (e visto il caldo che faceva, la cosa non è stata del tutto spiacevole).
Fortunatamente avevo una bottiglietta di scorta e sono riuscito a recuperare quasi tutta l’acqua che conteneva.
Cercando su internet una possibile sostituta, ho preso in considerazione diversi materiali:
PLASTICA: ci sono diversi materiali “hi-tech” considerati fighi, inodori, insapori, infrangibili, leggeri e così via, ma a me la plastica non piace per un’infinità di motivi (è un materiale insostenibile e provo sempre una sgradevole sensazione quando bevo da contenitori in plastica, per quanto hi-tech essi siano). Scartata a priori per motivi ideologici.
Volendo, un’alternativa alle borracce in plastica potrebbe essere la classica bottiglia in PET, che ha il vantaggio di essere leggera, avere costo zero ed essere comprimibile e riciclabile una volta usata. Per contro, può rompersi in caso di caduta (specie se grande e piena d’acqua). Per sostenibilità e sapore dell’acqua vale quanto detto sopra. Bisogna però fare attenzione alle bottiglie in plastica biodegradabile: esposte troppo al sole si deteriorano e lo stesso accade mettendole in congelatore.
VETRO: sarebbe il materiale migliore a mio giudizio, ma la sua fragilità ne sconsiglia fortemente l’uso in ambito escursionistico.
ALLUMINIO: uno dei materiali più utilizzati. Leggero, economico e resistente (fino ad un certo punto, come ho potuto sperimentare).
Le borracce in alluminio vanno però pulite bene e bisogna fare attenzione a non rovinare il rivestimento interno, perché è stato riscontrato che l’alluminio a contatto con l’acqua (specie se calda) diviene più facilmente assimilabile dal nostro organismo, ed è tossico.
Per lo stesso motivo sono assolutamente da evitare le borracce in alluminio non rivestite internamente.
Ora, non voglio fare terrorismo psicologico: se uno tratta bene la propria borraccia e la utilizza una volta ogni tanto non corre rischi. Non è però il mio caso: le tratto un po’ male e le uso quotidianamente.
Quindi, la mia scelta ricadrà sull’ACCIAIO INOX: leggermente più pesante dell’alluminio e decisamente più costoso, ma più resistente, più igienico, lavabile in lavastoviglie (purché non verniciato esternamente) e all’occorrenza scaldabile sul fornellino per far bollire l’acqua.
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